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Più uva, più benefici per la tua salute!

Nome

Uva

Macro, micro e fitonutrienti

L’uva è caratterizzata da un elevato contenuto di acqua (circa l’80% del suo peso) e, rispetto ad altra frutta, da una maggiore presenza di zuccheri, rappresentati equamente da glucosio e fruttosio,  e da un ridotto contenuto di fibra (1,5 g in 100 g). In più, contiene un buon quantitativo di potassio, vitamina K, tannini e polifenoli (resveratrolo e antocianine nell’uva nera).

Cosa fa di buono per noi

Oltre a contribuire all’apporto di acqua e minerali importanti, come il potassio (utile alla regolazione della pressione arteriosa e al buon funzionamento di cuore, muscoli e sistema nervoso), fornisce anche i fitocomposti, utili a proteggere il nostro organismo verso le patologie cardiovascolari. I ricercatori hanno evidenziato una riduzione dei livelli di colesterolo LDL, il cosiddetto “colesterolo cattivo”, in soggetti che consumavano uva (in particolare uva nera). Questo effetto è stato attribuito alla presenza di composti biotattivi, come il resveratrolo e le antocianine, queste ultime responsabili della colorazione dell’uva a bacca nera. Inoltre, il resveratrolo sembra agire positivamente su alcune tappe del nostro metabolismo. Sembra, infatti, che questo composto sia in grado di agevolare l’utilizzo delle riserve di grasso e di migliorare la sensibilità delle cellule all’insulina, evitandone così una secrezione eccessiva e riducendo in maniera più efficiente i livelli di glucosio nel sangue dopo un pasto. La maggior parte dei dati sul resveratrolo deriva da studi di laboratorio e serviranno studi più approfonditi per confermare queste potenzilità. Infatti, nell’uomo l’azione di questi composti bioattivi dipende da molti fattori, tra i quali anche la composizione del microbiota, che, se non presenta batteri in grado di metabolizzarli, non offrirà i vantaggi sperati dalla loro presenza. Vista la presenza importante di zuccheri (glucosio e fruttosio) si suggerisce il consumo moderato per coloro che sono affetti da diabete e ipertrigliceridemia (trigliceridi alti nel sangue).

Curiosità

Vogliamo darti anche qualche consiglio per consumare l’uva nella tua cucina.
L’uva si può assaporare fresca già in estate inoltrata e per tutto l’autunno. Nel resto dell’anno l’uva può essere consumata secca (uvetta). Sia fresca che appassita, l’uva trova impiego in tantissime preparazioni diverse, dagli antipasti ai dolci. Nel nostro sito ti abbiamo proposto l’uva nella classica ricetta dei sugoli e in simpatici tartufi dolci-salati.

*Articolo originale del 22/10/2013, aggiornato il 17/09/2021