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La pera: il frutto degli sportivi

Nome

Pera

Macro, micro e fitonutrienti

Una delle caratteristiche principali della pera è il suo ottimo contenuto di potassio e di fibre. Un frutto medio contiene circa 6 g di fibre, la maggior parte delle quali solubili, che equivale al 20% della quota giornaliera raccomandata. Gli zuccheri semplici sono circa 11 g per 100 g di pera, rappresentati prevalentemente da fruttosio e glucosio. Concludono il profilo nutrizionale della pera il buon contenuto di vitamina C (presente prevalentemente nella buccia) e di sostanze antiossidanti, come ad esempio la quercetina.

Cosa fa di buono per noi

La presenza importante di fibre rende questo frutto ideale per gli spuntini, favorendo un buon senso di sazietà, e per la salute del nostro intestino, aiutandoci nella regolarità e contribuendo a mantenere in salute il nostro microbiota. La fibra solubile contenuta in prevalenza nella pera è, infatti, il “cibo” preferito dai molti batteri positivi che vivono nel nostro intestino.  Per la pera vale, forse ancor di più rispetto agli altri frutti, il consiglio di consumarla con la buccia, dopo un attento lavaggio. Questo perché sbucciandola andremmo a eliminare circa il 25% della vitamina C in essa presente e, una vitamina così importante per la sua azione antiossidante e per rafforzare le difese immunitarie, non deve essere certamente sprecata. L’ottimo contenuto di potassio rende la pera non solo un’alleata della nostra pressione sanguigna e del nostro cuore, ma anche un ottimo spuntino per gli sportivi. Alcuni studi, inoltre, hanno evidenziato che il consumo di pere, grazie al contenuto in fibre antiossidanti e micronutrienti, sembrerebbe associato a una riduzione del rischio di diabete di tipo 2 e ictus.

Curiosità

Gli uomini del ‘700 mangiavano le pere come dolce da passeggio, caramellate e infilzate con uno spiedino.

*Articolo originale del 09/02/2014, aggiornato il 17/12/2021