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Tempo di qualità prima, durante e dopo i pasti

In un periodo come questo, di estrema incertezza, è facile lasciarsi abbattere e preoccuparsi per il futuro. L’insegnamento della mindfulness, però, è proprio di “stare con quello che c’è” in tutti gli ambiti della nostra vita. Possiamo cogliere il positivo di ogni situazione e, ad esempio, dedicarci ad attività per cui di solito non abbiamo molto tempo, come dedicare tempo di qualità a tutto il processo di preparazione del cibo, dalla spesa, alla preparazione del pasto, alla preparazione della tavola, all’idea di una cena speciale in famiglia.

Riappropriarsi del proprio tempo in un periodo di incertezza

Come cogliere il meglio, quindi, da un periodo come questo?
Ecco come iniziare a dedicare tempo di qualità all’alimentazione e goderne gli effetti positivi sulla tua quotidianità e salute.

1. La pianificazione dei pasti

Tutti i nutrizionisti sono d’accordo: uno stile alimentare sano parte dalla pianificazione dei pasti e, di conseguenza, dalla spesa. Programmare il tipo di cibo che porterai a tavola questa settimana è un modo per assicurarti di avere a disposizione tutti i macro e micronutrienti di cui il nostro organismo ha bisogno. Prevedi quindi un momento, all’interno della settimana, in cui pensare ai pasti che farai in quella successiva. Per rendere questo processo più piacevole (il piacere, come ci insegna il Mindful Eating, è fondamentale affinché un’attività possa essere sostenibile e duratura nel tempo), puoi anche ricercare qualche buona e sana ricetta che non hai mai sperimentato prima. Vuoi portare in tavola per tre volte il pesce? Perché non cercare un modo nuovo per preparare il branzino o l’orata, ad esempio?

2. La lista della spesa

Una volta che avrai pensato ai pasti da portare in tavola per la settimana, ti sarà molto più facile preparare una lista della spesa consapevole.
Cosa ti serve per dedicarti alla cucina la prossima settimana? La lista della spesa è importantissima per poter scegliere quello che davvero ti servirà per preparare i tuoi cibi e non dimenticare nulla!
Anche in questo caso, ricorda però di lasciare un po’ di spazio al piacere e, se vedi qualcosa che ti tenta, sappi che puoi concedertelo. Rinunciare sempre a quel cibo che ami tanto è una privazione che, a lungo andare, non potrai mantenere. Meglio permettersi un cibo “speciale” ogni tanto e nutrirsene in modo consapevole piuttosto che “frustrare” continuamente i tuoi desideri e ritrovarti un giorno, improvvisamente, a svuotare il frigorifero in modo compulsivo perché stanco di privarti di quello che ti piace.

3. La tavola

C’è una cosa davvero importante che, a volte, sottovalutiamo. Soprattutto se viviamo da soli, pensiamo che non sia necessario preparare la tavola in modo accurato e premuroso nei nostri confronti. Spesso succede che, nel momento in cui abbiamo ospiti, siamo davvero impeccabili e tiriamo fuori dalla credenza “il servizio bello”. Quando invece siamo da soli, in pausa dal lavoro magari, mangiamo direttamente alla scrivania senza nemmeno una tovaglietta su cui appoggiare il cibo. È capitato anche a te qualche volta?
Ecco. Un bel consiglio di mindfulness e anche di self care è quello di comportarci con noi stessi come se fossimo i nostri migliori amici. Non è così d’altronde? Non siamo forse noi stessi le persone con cui trascorriamo dal primo all’ultimo giorno della nostra vita? Meritiamo le stesse attenzioni che daremmo a qualcun altro. È quindi possibile apparecchiare bene la tavola anche per noi, scegliere con cura la disposizione delle stoviglie, allontanare gli apparecchi elettronici per prepararci con attenzione al momento del pasto e iniziare a “pre-gustare” i piatti che porteremo in tavola fin dal momento in cui posiamo la tovaglia.

4. La preparazione del cibo

In un’ottica di cura e consapevolezza, il momento in cui prepariamo il cibo è importantissimo. Nei minuti in cui maneggiamo il cibo, lo tagliamo e lo cuociamo, stiamo infondendo nel cibo stesso la nostra energia. Ed è un’energia che poi mangeremo e andrà a fondersi con il nostro stesso organismo. Assicurati che quel momento sia gradevole. Se ti senti agitato o arrabbiato, prima di metterti ai fornelli, fai qualche respiro profondo. Senti com’è la tua postura nel momento in cui stai preparando il cibo. Se noti delle contratture, “respira” al loro interno e rilassale. Senti l’appoggio dei piedi per terra e l’equilibrio che ne deriva in tutto il corpo. Una posizione di “centratura” aiuta a compiere nel modo migliore qualsiasi cosa, anche la preparazione del cibo.

5. Buon appetito!

Ed ecco il momento più importante in assoluto, a cui in questo periodo, puoi dedicare più tempo del solito: la consumazione del pasto. È molto importante “sentire” il momento che stai vivendo e “immergerti” in quello che stai facendo in modo completo. Non si tratta di “pensare” alle sensazioni che l’atto di nutrirti ti procura, ma di “sentirle”. Ora più che mai, presta attenzione alla posizione. Il busto è eretto? Il cibo può scorrere facilmente dalla bocca allo stomaco? Se ci sono persone vicine a te (magari dei bambini), si stanno “godendo” il momento del pasto? A volte è proprio da loro che impariamo di più: nell’intuitive eating si propone di tornare quasi a “giocare” con il cibo come quando eravamo piccoli. Uno degli esercizi proposti è proprio quello di “riscoprire” il cibo come se fossimo dei marziani arrivati per la prima volta sulla terra. L’invito è di usare tutti e 5 i sensi: toccare il cibo, annusarlo, sentirlo anche con l’udito! E, solo alla fine, iniziare ad assaporarlo come fosse qualcosa di nuovo per noi.

Certo. È difficilissimo fare questo esercizio per ogni pasto intero, soprattutto se ci sono altre persone con noi. Quello che, però, possiamo di certo fare è assaporare in questo modo il primo boccone di ogni pasto. Sarà già tantissimo rispetto alla “fretta” che spesso abbiamo quando consumiamo i pasti.

Prenditi il tempo per fare degli esperimenti sui pasti e allena la tua curiosità. Scommetti che ogni momento dedicato al cibo potrà essere diverso dal precedente e regalarti momenti felici e sereni che non immaginavi?