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La seppia: regina di una dieta equilibrata

Nome

Seppia

Macro, micro e fitonutrienti

Le seppie, come altri alimenti di origine animale, sono ricche di proteine di alto valore biologico; esse contengono, infatti, tutti gli aminoacidi essenziali. Sono, inoltre, povere di grassi e di colesterolo. Il contenuto calorico è modesto, corrisponde a 72 kcal ogni 100 g di prodotto fresco. Tra i micronutrienti è buono il contenuto delle vitamine A, B1 e B12 e dei minerali come selenio, rame, zinco, potassio, fosforo e ferro. Anche il contributo in acidi grassi omega-3 presenta buone quantità: una porzione di seppia, infatti, contribuisce a soddisfare i fabbisogni giornalieri.

Cosa fa di buono per noi

Gli acidi grassi omega-3 contenuti nella seppia contribuiscono al corretto sviluppo del sistema cerebrale, al normale funzionamento del cuore e svolgono un’azione di contrasto all’infiammazione. Inoltre, la vitamina A ha effetti benefici sulla vista, sulle mucose ed è amica del sistema immunitario, mentre la vitamina B12 è fondamentale per il corretto sviluppo dei globuli rossi e per il funzionamento del sistema nervoso.
Il buon contenuto di potassio è un alleato del sistema cardiovascolare contribuendo alla regolazione della pressione arteriosa, andando ad equilibrare il rapporto con il sodio. In ultimo, il fosforo rappresenta un elemento molto importante per la salute delle ossa e dei denti, insieme a vitamina D e calcio.

Consigli e curiosità

Durante i mesi invernali le seppie vengono pescate al largo con reti a strascico. Per acquistarle fresche, controllate che appaiano turgide, senza macchie sul corpo od odori forti, con gli occhi di un nero lucente; controllate anche l’inchiostro, se è rappreso significa che la seppia era stata congelata.
Le seppie vanno pulite, private dell’osso interno, degli occhi e delle sacche, buona idea anche batterle con un batticarne. Quelle più grandi si prestano soprattutto a essere preparate ripiene, le altre in umido o al forno. Molto gustoso è l’inchiostro, il nero di seppia, con cui si condiscono ottimi primi piatti.

*Articolo originale del 15/03/2013, aggiornato il 04/02/2022