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Sale: uso e consumo consapevole

Che cos’è il sale? 

Per sale intendiamo il cosiddetto sale da cucina, conosciuto anche come cloruro di sodio e rappresenta la più grande fonte di sodio nella nostra dieta.

Qual è il rapporto tra consumo di sale e salute? 

Pur essendo il sodio un elemento importante per il nostro organismo il suo eccesso può portare, come sottolineato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dalle principali società scientifiche nazionali e internazionali, conseguenze negative per la nostra salute. Le più recenti evidenze stimano in 11 milioni le morti nel mondo associate a fattori dietetici e, tra questi, la dieta ricca di sodio, e quindi in sale, risulta essere tra i principali. 

Il consumo eccessivo di sodio è spesso dovuto all’aggiunta di sale durante la preparazione dei cibi e/o a tavola oltre che al consumo di alimenti ad alto contenuto di sale, come molti cibi trasformati (sia artigianali che industriali), snack salati e cibi da fast food.

Come detto gli effetti negativi per salute di un eccessivo consumo di sale possono essere numerosi come l’ipertensione, la ritenzione idrica, un aumentato rischio di osteoporosi, compromissione della funzione renale e un aumento del rischio per il cancro dello stomaco.

Per ridurre i rischi per la salute dovuti all’eccessivo consumo di sodio, l’OMS, che ha fissato come obiettivo per il 2025 una riduzione del 30% del consumo di sale a livello globale, raccomanda, per gli adulti, di limitarne l’assunzione a meno di 5 grammi al giorno (oggi in Italia il consumo pro capite è di circa 9 g al giorno) quantitativo che dovrebbe essere ulteriormente ridotto nelle fasce di età più giovani e negli anziani, mentre per i bambini fino ai 2 anni viene raccomandato di evitare l’aggiunta di sale nelle preparazioni dei pasti.

Cosa fare per ridurre il consumo di sale?

Come detto l’OMS consiglia di ridurre l’assunzione di sale nella dieta e di adottare abitudini alimentari più salutari. Esistono strategie che possono aiutarci facendoci guadagnare in salute senza compromettere l’aspetto sensoriale. Tra le principali strategie ti suggeriamo le seguenti:

– evita di portare la saliera a tavola

– utilizza erbe e spezie come alloro, Basilico, origano, timo, maggiorana, rosmarino, prezzemolo, curcuma, pepe nero, peperoncino e molti altri per aggiungere sapore ai tuoi piatti senza aggiungere sale

– aggiungi dell’aceto (di vino, di mele o balsamico) o spremi qualche goccia di succo di limone o grattugiane la scorza sulle tue preparazioni per apportare freschezza e acidità e per esaltare il gusto

– via libera a aglio e cipolla freschi o in polvere che possono esaltare il sapore dei tuoi piatti senza aggiungere sale. Sono ottimi per insaporire zuppe, salse e marinare le carni

– assaggia sempre prima di aggiungere sale alle tue preparazioni e valuta se effettivamente necessitano di sale. Spesso i sapori naturali degli ingredienti possono essere sufficienti a rendere i piatti gustosi

– quando acquisti alimenti trasformati leggi bene la tabella nutrizionale riportata in etichetta e scegli quelli con il minore contenuto di sale. Sono considerati a basso contenuto di sale i prodotti con meno di 0,3 g di sale per 100 g mentre ad alto contenuto quelli che presentano più di 1 g per 100 g.

Un ultimo suggerimento, ogni qual volta lo utilizzi, preferisci sale iodato così da contribuire all’apporto di questo importante minerale fondamentale per il corretto funzionamento della tiroide. 

Ricorda che l’adattamento al sapore di cibi meno salati può richiedere un po’ di tempo. Gradualmente riduci la quantità di sale che aggiungi ai tuoi pasti e dai tempo al tuo palato per abituarsi ai nuovi sapori.