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Roveja, legume antico e prezioso

Il clima tipicamente autunnale di questi giorni invoglia a consumare di più minestre, zuppe e vellutate a base di cereali integrali e soprattutto di legumi. Conosciamo già le principali varietà di legumi ma, per ciascuna di queste, ne esistono innumerevoli altre tipologie che fanno parte della cultura gastronomica del nostro Paese. È il caso della roveja, un legume poco noto ai più perché trascurato dal mercato ma che merita di essere riscoperto tanto da essere diventato presidio Slow Food.

Origine della roveja
La roveja, detta anche rubiglio o corbello, è una varietà di pisello che proviene dal Medio Oriente dove era coltivato già nel Neolitico. Nell’antichità la roveja era considerata dagli antichi Greci e Romani un alimento prelibato. Oggi la roveja è coltivata nel centro Italia, soprattutto in Umbria e nelle Marche dove cresce spontaneamente.   

Proprietà e benefici della roveja
La roveja è molto simile dal punto di vita nutritivo al pisello. Contiene proteine vegetali e carboidrati in buone quantità, soprattutto nella variante secca, la roveja è un legume particolarmente energetico. La roveja è ricca anche di potassio, fosforo e, soprattutto, fibre sia solubili sia insolubili che aiutano a mantenere l’intestino attivo e a combattere l’aumento del colesterolo “cattivo” nel sangue.

Consigli
La roveja può essere consumata fresca, nella bella stagione, o secca in autunno-inverno, esattamente come altri legumi, cioè in zuppe, minestre e in abbinamento ai cereali integrali. Nell’area dei Sibillini la roveja viene ridotta in farina per cucinare una polenta tipica chiamata farrecchiata.

Photo credits: ©Alberto Peroli 2006 dagli archivi di Slow Food.

Parlare di legumi vi ha fatto venire fame? Scoprite alcune originali ricette tutte a base di legumi.

  1. la roveja per la prima volta ieri al mercato dell”altra economia” a Testaccio.
    L’ho cucinata ed è eccezionale!!

  2. Sono interessata ad avere i semi per poterli seminare nella mia zona. Sono interessara a tutti i semi autoctoni. Se vi può interessare ho i semi di carota bianca o pastinaca autoctona della nostra zona aquilana, vi ringrazio

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