loading

La segale!

Mangiare cereali integrali è uno dei capisaldi per una sana alimentazione.

 

Di cereali integrali ne esistono ben 12, tra cui scegliere e con cui variare la propria dieta. Questa ampia famiglia di cereali ha però il suo componente più caratteristico: è la segale, il cereale che con il colore bruno della sua farina è la rappresentazione perfetta dei cereali integrali. Ma non è solo una questione di aspetto,  dietro ad ogni chicco di segale c’è molto di più.  

 

Origini della segale

La segale, insieme al farro, è forse uno dei cereali più antichi, coltivata già tra 2.000-3.000 anni fa in Asia minore. Per la sua resistenza al clima ventilato e per la sua capacità di sfruttare l’umidità invernale, la segale è il cereale più diffuso in Europa centro-orientale e in Scandinavia. 

 

Proprietà e benefici della segale

Dal punto di vista nutrizionale la segale è molto simile al frumento anche se il contenuto proteico è leggermente inferiore. Contiene in buone quantità l’aminoacido lisina, indispensabile per garantire l’elasticità dei legamenti e delle pareti dei vasi arteriosi. Come gli altri cereali integrali, anche la segale è ricca di fibre, utili per nutrire la microflora intestinale, per rallentare l’assorbimento dei grassi e preservare la salute delle nostre cellule. La segale è ideale per una dieta dimagrante perché le sue fibre facilitano il senso di sazietà e rallentano le oscillazioni della glicemia migliorando così il metabolismo del glucosio. 

 

Consigli

In Germania, in Russia ma anche in Valtellina e in Trentino Alto-Adige, la segale è impiegata soprattutto sotto forma di farina per preparare un pane duro, umido e dal sapore leggermente amarognolo chiamato pane nero per l’aspetto bruno della sua mollica. È il sostituto perfetto del pane bianco comune, soprattutto per spuntini e panini. Oltre che come farina, la segale può essere consumata in chicchi, in fiocchi e soffiata. 

 

Curiosità 

Il nutriente e benefico cereale della segale non va confuso con la segale cornuta o ergot, la tossina infestante di un fungo parassita che attaccava le coltivazioni di segale soprattutto nel Medioevo.