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Il grano saraceno

Cos’è il grano saraceno

A dispetto del nome, si tratta in realtà di un non-grano. Il grano saraceno, infatti, non è un cereale. E’ privo di glutine e per questo motivo molto conosciuto tra i celiaci, mentre in generale non è molto diffuso. Male, perché invece è un alimento ad alto contenuto proteico e più che prezioso.

 

Benefici

Grazie ai suoi componenti, il grano saraceno apporta diversi vantaggi al nostro organismo: è amico dei vasi sanguigni, migliora la circolazione del sangue (utile per chi soffre di emorroidi e vene varicose); contribuisce a ridurre il colesterolo cattivo (LDL), aiuta a regolare i valori pressori e le oscillazioni della glicemia. Previene il diabete e l’obesità, ha un basso indice glicemico e ne stabilizza i livelli. Contribuisce infine alla salute del colon.

 

Modalità di consumo

In commercio si possono trovare la farina di grano saraceno, ingrediente base della famosa polenta taragna e dei pizzoccheri valtellinesi, o il prodotto integro, in chicchi. In entrambi i casi è consigliabile acquistarlo confezionato, mai sfuso, perché si deteriora facilmente a contatto con l’aria. Per conservarlo al meglio va chiuso ermeticamente dopo l’apertura.

 

Metodi di cottura

Il grano saraceno va innanzitutto lavato in acqua fredda, poi scolato e tostato velocemente, dopodiché bollito in acqua calda salata per almeno venti minuti. E’ ottimo con le verdure e con i legumi, sia nelle zuppe che nelle insalate. L’ideale è mescolarlo con altri cereali, ad esempio cotto assieme all’avena può diventare una ricca prima colazione; la farina, specialmente assieme a quella di mais, ha largo impiego nelle preparazioni di pane e pasta.

 

Curiosità

Sapete che tra le fiabe di Andersen ce n’è una, non tra le più note, che si intitola proprio “Il grano saraceno”? Qui, a dire il vero, il nostro eroe non fa una bellissima figura, finisce bruciato da un fulmine per la sua superbia. Ma voi che ora ne conoscete le virtù e lo porterete più spesso in tavola, magari cogliete l’occasione per leggere una nuova storia con i vostri bambini! 

  1. Ciao Giovanni! L’aggettivo “saraceno” attribuito a questa pianta indica la sua origine esotica. Infatti, secondo gli studiosi il grano saraceno è originario della Siberia (alcuni pensano invece che provenga dalle pendici dell’Himalaya). Nel passato tutto ciò che era considerato straniero veniva indicato come “saraceno”, cioè come “arabo” nel senso di “non cristiano”.

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