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Il potere della gratitudine

Voglio parlarti di gratitudine, di come apprezzare maggiormente i doni che la vita ci riserva ogni giorno possa essere il regalo più bello da fare a noi stessi.

 

Gli effetti tangibili della gratitudine

Nel libro “Thanks! How Practicing Gratitude Can Make You Happier”, il Dott. Robert A. Emmons ha raccolto i più recenti studi sulla gratitudine. Particolarmente interessante è uno studio che ha coinvolto 3 gruppi di volontari per un periodo di 10 settimane:
• Al primo gruppo fu chiesto di scrivere ogni settimana, per 10 settimane, 5 cose di cui erano stati grati nel corso dei 7 giorni precedenti.
• Al secondo gruppo fu chiesto di scrivere 5 problemi che avevano dovuto affrontare.
• Al terzo gruppo, infine, fu chiesto di scrivere 5 eventi che avevano vissuto.

Al termine dell’esperimento emerse che tutti gli appartenenti al primo gruppo (il “gruppo della gratitudine”) risultavano essere mediamente il 25% più felici degli altri partecipanti. In pratica, i membri del “gruppo della gratitudine” hanno dimostrato, in modo consistente, un atteggiamento più ottimistico nei confronti del futuro, un benessere generalizzato e addirittura la tendenza a fare più attività fisica.

Ma come si fa a essere grati ogni giorno?

 

3 tecniche per praticare la gratitudine


Andre… risparmia il fiato! Ce l’ho io la soluzione definitiva per essere più grati: dire “grazie” più spesso!

Dire “grazie” non sempre significa esprimere gratitudine, così come dire “ti amo” non sempre significa amare. Praticare davvero la gratitudine consiste nell’assumere con costanza un atteggiamento di “felicità ingiustificata”.

Per intenderci: ti è mai capitato di essere felice per eventi o situazioni apparentemente banali? Di apprezzare un tramonto, il profumo del bucato o un brano musicale? Sperimentare queste emozioni a comando non è facile, soprattutto quando siamo preoccupati o stressati.

Ma fortunatamente esistono tecniche efficaci per dare un piccolo aiuto al nostro cervello…

1. Il diario della gratitudine

Ogni giorno, prima di andare a dormire, scrivi 3 cose per cui sei stato grato nel corso della giornata. Niente di eclatante, solo 3 eventi o situazioni senza i quali la tua vita sarebbe stata un pochino peggiore: un buon pasto, una chiacchierata stimolante, un piccolo successo, ecc.

2. Usa i tuoi sensi

Nello studio di Emmons, quasi l’80% degli appartenenti al “gruppo della gratitudine” avevano citato, tra le cose di cui essere grati, elementi legati alla propria salute. Essere in salute significa anche poter apprezzare i nostri 5 sensi. Nel corso della giornata concentrati sulla tua abilità di percepire il mondo che ti circonda e sii grato per un paesaggio particolarmente gradevole (vista), un brano musicale che ti ha deliziato (udito), il profumo del pane appena sfornato (olfatto), il sapore di una pietanza prelibata (gusto), il tocco piacevole sulla tua pelle sulle lenzuola appena stirate (tatto).

3. Trova ragioni improbabili per essere grato

Praticare la gratitudine quando hai una giornata negativa, è dura. Ma in realtà è importante farlo proprio in questi momenti: impara dunque a pensare a ciò che è andato storto e a tutte le improbabili conseguenze… positive. Ti è caduto lo smartphone? Ecco l’occasione per una “dieta mediatica”. Usa la fantasia e trova improbabili ragioni per dire “grazie”.

Il dono più grande che la gratitudine ci fa ogni giorno è quello di ricordarci che possiamo essere felici adesso, qui e ora.

  1. trovo questo articolo di andrea molto in linea con quanto viene anche pubblicato su http:\\www.iwolm.com
    complimenti

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