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Il piatto unico e gli amici

Metti una domenica d’inverno e la voglia di stare in compagnia, aggiungi qualche gustoso alimento di stagione e una tavola ben imbandita, ciò che ne esce è qualcosa di curioso e divertente.
Il piatto unico e gli amici, sì, ho voluto fare una piccola prova proponendo le logiche di bilanciamento dei nutrienti proposte da Di Vita magazine e Casa Di Vita a una coppia di cari amici.

Compagni di viaggio e di molti momenti di vita, fidati custodi di confidenze, sportivi, Valentina e Alessandro (e i loro bimbi) sono stati miei ospiti per un pranzo per loro un po’ insolito.

IL PERCHÉ DELLA SCELTA

Un po’ per la curiosità di vedere le reazioni di chi non è abituato a un piatto unico, un po’ per rispondere ad alcune domande che spesso mi vengono poste, ovvero: com’è mangiare un piatto così? Sazia? Devi pesare gli alimenti?

Detto fatto, ti invito a casa mia e te lo faccio provare!

Valentina e Alessandro sono stati i primi a cui ho scelto di proporre le logiche del piatto unico, sapevano che ad attenderli sulla tavola ci sarebbe stata una composizione di tre pietanze, bilanciate e gustose. Ho chiesto loro di essere sinceri e di farmi avere le loro opinioni schiettamente.

LE RICETTE SCELTE PER IL MIO PIATTO UNICO E GLI AMICI

Per questa piccola prova ho realizzato pietanze appetitose (che piacessero anche ai bambini). Ecco comporsi un piatto unico fatto di:

•    Tagliatelle semi-integrali alla zucca
•    Pollo ai peperoni
•    Cipolline borretane in agrodolce

Tre ricette tutto sommato semplici ma che regalano grandi soddisfazioni al palato e anche alla vista. Un piatto vivace è sempre piacevole!

COM’È ANDATA E LE CONSIDERAZIONI DI VALENTINA E ALESSANDRO

I piatti sono stati lucidati, indice che la scelta delle pietanze è stata gradita.
Alessandro, grande sportivo, ha inizialmente mosso qualche perplessità sulle quantità complessive degli alimenti, ritenendole forse insufficienti per lui. Compreso che il piatto unico punta prima di tutto alla corretta proporzione tra i nutrienti, puoi tranquillamente aumentare un pochino la quantità in funzione delle tue necessità. Avendo una vita sportiva molto attiva, la sua è una considerazione più che comprensibile. Ad Alessandro ho fatto un’integrazione di tutto e così anche a mio marito, molto attivo nella corsa.
Valentina si è dimostrata entusiasta, non aveva mai provato un piatto unico e lo ha trovato interessante, così come le è piaciuta la scelta delle ricette proposte. Data la nostra confidenza, mi concedo di chiederle spesso un piccolo aiuto a portare i piatti in tavola man mano che li confeziono, in questo modo l’ho coinvolta anche nella fase di preparazione.
E i bimbi? Hanno assaggiato un pochino di tutto, anche se ammetto che le cipolline hanno avuto meno successo con loro.

Sono contenta, lo ammetto, questo pranzo tra amici è stato un piccolo banco di prova anche per me. Non solo ho potuto valutare le reazioni di chi non ha mai approcciato un piatto unico (e ho visto che sono positive) ma ho potuto anche misurarmi nella preparazione.
In questo modo ho acquisito maggiore consapevolezza anche nella parte organizzativa, inclusa la gestione dei tempi.
A questo punto non mi resta che organizzare il mio prossimo “piatto unico e gli amici”!
Chi si offre?!

Un ringraziamento speciale a Valentina e Alessandro per essersi prestati anche come modelli! Grazie ragazzi.