loading

I benefici dei fichi

Questi sono gli ultimi giorni per poter assaporare il fico nella sua variante tardiva: una vera leccornia della cucina contadina che non finisce mai di stupire per le sue proprietà benefiche.

Origine dei fichi

Sembra che la coltivazione del fico sia iniziata in Medio Oriente ben mille anni prima di quella del grano, in un’epoca risalente a quasi 11.000 anni fa. La presenza dei fichi nell’alimentazione dell’uomo fin dalle sue origini lo ha reso nei millenni un frutto ricco di valenze simboliche. Greci e Romani lo consideravano una pianta sacra, anche perché era apprezzato per le sue virtù rinvigorenti tanto da esser indicato da Platone come ingrediente per sviluppare l’intelligenza.

Macro, micro e fitonutrienti

Come la maggior parte della frutta, anche i fichi sono costituiti principalmente da acqua. Tra i macronutrienti quelli maggiormente presenti sono gli zuccheri (11g per 100g) che donano ai fichi il loro caratteristico gusto dolce. Le quantità di grassi e proteine sono invece minime. Nonostante la loro dolcezza possa farci pensare ad un frutto estremamente calorico in realtà il suo contributo energetico è abbastanza modesto (75 Kcal per una porzione da 150g). Importante è il contenuto in micronutrienti e fitocomposti. Tra questi i più presenti nei fichi sono potassiofosforo, calcio (soprattutto nei fichi secchi), rame, vitamine del gruppo B e le antocianine. Buono è anche il contenuto di fibra (2g in 100g).

Cosa fanno per noi

Sicuramente i fichi sono una fonte di energia immediatamente disponibile visto il buon contenuto di zuccheri (11 g per 100 g) facilmente assimilabili e la ricchezza di sali minerali. Sono amici del nostro cuore e dei nostri muscoli grazie al buon contenuto di potassio, che aiuta a regolare la pressione arteriosa, e del calcio, fondamentale nel mantenere in salute ossa e denti. Il buon contenuto di fibra inoltre, contribuisce a favorire il buon funzionamento dell’intestino. I frutti ben maturi presentano una colorazione interna e in alcuni casi anche della buccia (nei fichi scuri) rosso-violacea, molto evidente. Questo colore è dovuto a sostanze chiamate antocianine che numerosi studi stanno confermando essere grandi alleate del benessere del nostro cuore. Visto che questi composti si trovano principalmente nella buccia si consiglia, dopo un accurato lavaggio, il consumo dei frutti interi buccia compresa. In questo modo si aumenterà anche il consumo di fibra.

Come si presentano

Quello che comunemente chiamiamo frutto, in realtà è un’infruttescenza carnosa. I veri frutti sono i granellini che troviamo all’interno della polpa. Sono facilmente deperibili, vanno scelti freschissimi e non devono mai avere un odore acido. I fichi secchi si ottengono da fichi maturi essiccati al sole, quando si acquistano devono essere non troppo duri e sempre profumati.

Preparazione

I fichi, sia freschi che secchi, sono favolosi mangiati al naturale. Si usano comunemente nelle preparazioni dolciarie: ottimi gli abbinamenti con mandorle e cioccolato; squisita la composta, naturalmente dolcissima senza bisogno di zuccheri aggiunti. Si prestano anche ad accompagnare pietanze salate, come prosciutto e formaggi. In cottura si sposano bene con le carni, specialmente con gli arrosti e la selvaggina.

RICETTE SANE: Scopri le nostre ricette con i fichi

Curiosità

“Non valere un fico secco” è un’espressione gergale con cui si intende: non contare nulla. Il valore del fico, invece, è tutt’altro che nullo!

*Articolo originale del 6/10/2012 e aggiornato il 29/09/2022