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La nascita di un Nuovo Eroe

Nell’ultimo articolo ti ho “lasciato” con l’invito ad assumerti parte della responsabilità collettiva nella tua sfera di influenza. Per quanto mi riguarda anche quest’anno, guardando i risultati del recente World Happiness Report delle Nazioni Unite, mi sono chiesto: cosa posso fare per influire positivamente sul miglioramento del Benessere delle Persone, del Paese e del Pianeta? La risposta che mi sono dato è: agire responsabilmente facendomi carico di diffondere consapevolezza sullo stato di “felicità” dei miei simili. Se anche tu, leggendo le prossime righe, sentirai la volontà di diffondere nella tua sfera di influenza la stessa consapevolezza, significa che sei pronto a diventare un Nuovo Eroe.

Ma andiamo con ordine, quando nasce un Eroe?

Generalmente quando l’individuo si rende conto di doversi muovere all’azione per superare la dimensione del suo mondo divenuto ordinario.
E come avviene? Con la chiamata all’avventura.
Quando la chiamata giunge, qualsiasi sia la forma con cui si manifesta, l’Eroe resta turbato e disorientato. Ma una parte di lui capisce  che è giunto il tempo di intraprendere un cammino necessario alla sua evoluzione perché o rimane nel mondo ordinario per sempre o intraprende un cammino di luce. Ogni storia eroica ha per questo il suo peculiare accadimento scatenante nella chiamata all’avventura ed essa può manifestarsi in diverse forme: come un’urgenza interiore, per un fatto tragico o attraverso un messaggero.

Stando ai dati del Report, il livello di felicità dei 156 Paesi del mondo presi in esame, mette ai primi 10 posti della classifica Finlandia, Danimarca, Norvegia, Islanda, Olanda, Svizzera, Svezia, Nuova Zelanda, Canada e Austria mentre l’Italia si attesta al 36esimo posto.
Ma l’aspetto che più mi preme evidenziare è che i livelli di felicità diventano più significativi quando le persone possono esprimere comportamenti prosociali. Cioè nei sistemi in cui gli atteggiamenti di altruismo e generosità nei confronti della comunità possono maggiormente incidere sul benessere dei cittadini, lì i cittadini si sentono più felici, soprattutto se possono scegliere come e quando aiutare il prossimo, e quando possono constatare quanto il loro contributo faccia effettivamente la differenza.
In un’era di tensioni crescenti e di emozioni negative la felicità e il benessere delle persone rappresentano il fine più alto e la missione di ogni società. Si tratta di un cambio di prospettiva fondamentale, culturale e politico.

Il mondo è cambiato.
È sempre più complesso ma l’uomo non può sfuggire a questa complessità, non può evitarla, può invece imparare a comprendere che il modo in cui le comunità interagiscono tra loro, nelle scuole, negli ambienti lavorativi, nei vicinati e sui social media ha degli effetti profondissimi sulla felicità o infelicità del singolo e della totalità.
Delegare le nostre responsabilità significherebbe rinunciare a una partecipazione attiva al processo di cambiamento in corso. Abbiamo due alternative: farci travolgere e farci spazzare via, perché ininfluenti, oppure scegliere di essere un individuo-protagonista, quello che io chiamo il Nuovo Eroe, che si dedica ad Agire per-il-Bene, e con questo suo agire orienta al Bene tutta la propria sfera di influenza.

 

Per far questo sono necessarie alcune azioni, da mettere in pratica:

1) Mettere al centro della tua vita i valori universali (dignità, amore, giustizia, libertà).

2) Agire secondo un nuovo paradigma “vita tua, vita mea” e non “mors tua, vita mea”.

3) Compiere atti di gratitudine.

4) Lasciare sempre chi incontri migliore di com’era prima che lo incontrassi.

5) Saper rinunciare a qualcosa di prezioso per un ideale o per la comunità.

Tutto ciò è alla base dello “Sferismo”, concetto che approfondirò nel prossimo numero di Di Vita magazine.
Nel frattempo… LASCIATI TROVARE!