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La miglior versione di te

A volte sembra di essere circondati da persone del tutto rassegnate. Molti passano le loro giornate a lamentarsi, a criticare, a giudicare, ma non fanno nulla per cambiare. Altri non considerano nemmeno possibile alcun cambiamento, in particolare quelli che riguardano loro stessi.

La scienza del cambiamento

Eppure la scienza smentisce questa visione delle cose. L’epigenetica conferma che ogni cellula risente delle nostre scelte in termini di nutrizione, attività fisica e perfino di emotività. La neuroplasticità rivela che il cervello si modifica in base agli stimoli che gli forniamo e che tali modifiche anatomiche a loro volta si manifestano come nuove abitudini e comportamenti fino a diventare i pilastri del nostro carattere.
Fare la vittima e passare la vita a lamentarsi sono il modo migliore per non impegnarsi in nulla, per scaricare la colpa sempre su fattori esterni e per evitare di mettersi in gioco. Lamentarsi e fare la parte della vittima può dare sollievo nell’immediato ma tende sempre a nuocere a lungo termine. Il motivo principale è che si crea una zona di comfort, che seppur spiacevole, viene percepita come protettiva perché nota. La vittima non è soddisfatta, ma si sente al sicuro nel suo territorio di lamentele e scuse.

La “filosofia delle zero scuse”

Le tipiche risposte della vittima di fronte a qualche ipotesi di cambiamento sono: “sì capisco, ma è difficile”, “per te è facile, ma per me…”, “tu sì che sei fortunato”, “io non ho mica tempo…”, “facile a dirsi”, “hai scoperto l’acqua calda”, “magari fosse possibile anche per me”. Ma correggersi e cambiare è possibile nella misura in cui si sviluppano la costanza e l’impegno di costruire e affrontare un percorso. L’obiettivo finale, sia ben chiaro, non può essere la perfezione ma semplicemente la ricerca della miglior versione di noi stessi, di quella che ci dà più soddisfazione e che contribuisce in modo più sano al bene del mondo.
Certo lo sappiamo tutti che scoprire i propri errori e provare a correggerli è molto più difficile che lamentarsi, ma è anche l’unica strada per rimettere in moto la propria esistenza. Per quanto insoddisfatti, se si accetta di rimanere nella propria zona di comfort diventa impossibile cambiare se stessi. Ma chi fa la differenza nella vita adotta un approccio diverso, quello che io chiamo “filosofia delle zero scuse”.
Sono uomini e donne che si guardano dentro prima di puntare il dito fuori, persone che hanno ben chiaro che le uniche cose su cui abbiamo il totale controllo sono le nostre risposte e interpretazioni. Sono coloro che di fronte ai problemi creano le soluzioni invece di piangere perché non vedono le scorciatoie. Forse questa è la vera, fondamentale differenza tra chi raggiunge un vero senso di soddisfazione personale e chi invece soffre per tutta la vita.
Creare la migliore versione di te è un lavoro continuo che avviene in silenzio e che parte dalla comprensione delle aree di noi stessi che non ci soddisfano. Il riconoscere queste non deve portare a una sensazione di frustrazione e rabbia, ma a un semplice desiderio di miglioramento.