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Le nespole

A maggio si è ancora in tempo per poter assaporare le nespole, dei frutti molto spesso poco considerati forse per il loro sapore leggermente acidulo. Ma è proprio questo il bello delle nespole: dei frutti che “si fanno desiderare” perché vengono raccolti quando sono ancora acerbi e che si possono assaporare solo dopo un po’ di tempo, quando raggiungono il giusto grado di maturazione.

 

Origine delle nespole
Le nespole che consumiamo comunemente possono essere frutto di due alberi diversi: il nespolo comune, una specie autoctona di tutta l’Europa centro-meridionale, e il nespolo giapponese che dal paese del Sol Levante è arrivato in Europa nel ‘700 ed è oggi la specie più coltivata anche in Italia.

 

Proprietà e benefici
Grazie al loro ridotto apporto calorico e all’effetto saziante dell’acqua in esse contenute, le nespole sono un ottimo spuntino per coloro che desiderano tenere sotto controllo l’aumento di peso. Per chi pratica attività fisica le nespole sono indicate per la loro ricchezza non solo in acqua ma anche in sali minerali e vitamine (A, B e C). Sono anche amiche dell’intestino poiché aiutano a migliorare la funzionalità intestinale: per esempio si può preparare un ottimo decotto facendo bollire circa 30g di polpa e bucce in 100 ml di acqua per un quarto d’ora.

 

Consigli
La nespola viene maggiormente utilizzata per la preparazione di confetture. Sceglietele sempre con buccia liscia, uniforme, priva di ammaccature. Unitele ad altra frutta di stagione per una macedonia ricca e varia. Si conosce anche un liquore, ottenuto dal nocciolo delle nespole, il nespolino, appunto.

 

Curiosità
Dal lungo tempo di maturazione nasce il detto “Con il tempo e con la paglia si maturano le nespole”, per omaggiare la virtù della pazienza.