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La cottura al cartoccio

Prendete un alimento: carne, pesce, verdura e addirittura frutta. Appoggiatelo in un bel pezzo di carta forno bagnato con un po’ di acqua, avvolgete completamente il tutto e sigillate con una spennellata di albume. Disponete in una teglia, e via in forno per il tempo necessario.

Di cosa stiamo parlando? Semplice, della cottura al cartoccio!

Questo metodo di cottura è davvero unica sotto molteplici punti di vista, dato che racchiude in sé i vantaggi della cottura al forno e quelli della cottura al vapore. Soprattutto, è sana e versatile. Grazie al calore del forno, i grassi dell’alimento si sciolgono e il cibo si cuoce senza perdere i liquidi che, invece, si raccolgono all’interno del cartoccio e si accorpano agli eventuali condimenti che, eventualmente, si è deciso di aggiungere al momento della messa in forno. Il risultato sarà un’invitante cremina nella quale il cibo completa la sua cottura, invitante e profumata.

Considerate le premesse, si consiglia la cottura al cartoccio per quei cibi particolarmente ricchi di liquidi, proprio perché si può evitare l’aggiunta di condimenti, di modo da rendere il piatto ancora più salutistico. Questo vale tanto per le verdure quanto per il pesce. Un consiglio? Se state cucinando verdure al cartoccio sarebbe buona norma forare il pacchetto con una forchetta per eliminare il succo in eccesso.

Non solo carne, pesce e verdure, anche la frutta può essere cotta in questa maniera, magari con l’aggiunta di qualche aroma come la cannella o i chiodi di garofano. Sentirete che dessert!

La cottura al cartoccio richiede una temperatura che varia dai 180 ai 200 gradi, e tempi che variano a seconda dell’alimento e delle quantità (dai 40 minuti circa per un pesce ai 100 circa per la carne).

Si raccomanda, poi, di non trasferire il cibo dal frigo direttamente nel forno, poiché prima è meglio farlo riposare a temperatura ambiente.

La prossima volta che ne avrete l’occasione, cucinate al cartoccio, ne guadagnerete in gusto e in salute!