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Integratori dimagranti

Alimentarsi in maniera contenuta ma equilibrata e fare esercizio fisico rappresentano la formula vincente per perdere peso.

Per dimagrire occorre infatti che il rapporto tra calorie assunte e consumate sia tenuto sotto controllo.

Gli integratori alimentari possono darci una mano nella lotta contro i chili di troppo.

Vediamo a quali differenti categorie di prodotti si può fare ricorso; scegliendole sulla base delle proprie esigenze ed avvalendosi del prezioso consiglio del farmacista.

 

 

I PASTI SOSTITUTIVI

 

Possono essere utilizzati sia per riequilibrare abitudini alimentari scorrette sia per il mantenimento del peso ideale. Nel primo caso tornano utili i pasti pronti (minestre, zuppe, ecc.) in grado di saziare e al tempo stesso di apportare i nutrimenti essenziali a fronte di un apporto calorico molto limitato.

Per un controllo del peso a lungo termine, i pasti sostitutivi trovano invece utilità soprattutto sotto forma di barrette e polveri per la preparazione di bevande istantanee. Si possono impiegare come “spezza fame” o per la pausa pranzo lavorativa.

Questi prodotti sono dotati di un elevato potere saziante: l’alto contenuto in fibre conferisce loro la capacità di aumentare il volume a livello dello stomaco, garantendo all’utilizzatore una certa soddisfazione.

Le fibre solubili assorbono acqua ed è quindi necessario accompagnarle con almeno un paio di bicchieri di liquidi.

 

 

GLI ACCELERATORI METABOLICI

 

Queste sostanze hanno la caratteristica di accelerare alcune fisiologiche funzioni dell’organismo che portano ad un maggiore consumo di calorie o di grassi. La caffeina, il guaranà e la spirulina sono in grado di stimolare il Snc, inducendo nell’organismo uno stato di “allerta” generale, nel quale vengono consumate più calorie.

Tra gli acceleratori metabolici figurano inoltre le sostanze di origine naturale ricche in iodio, come le alghe fucus, il cui utilizzo deve essere limitato e razionale, in quanto un eccesso di iodio può interferire con il normale funzionamento della tiroide. Meglio ricorrere al cromo: un minerale coinvolto nel metabolismo naturale dei grassi e nell’utilizzo cellulare degli zuccheri.

 

 

I CATTURA-GRASSI

 

Ridurre l’assorbimento dei grassi è uno dei principali obiettivi di molti tra i prodotti in commercio. Alcuni di questi utilizzano il chitosano: una fibra estratta dai gusci di crostacei (granchi, aragoste, gamberetti) che ha la capacità di catturare i lipidi e di impedirne l’assorbimento a livello del tratto gastrointestinale.

Dal mondo vegetale invece è consigliato l’orthosiphon e la camelia sinensis che agiscono grazie alla loro capacità di prolungare l’azione della noradrenalina, mediatore che nell’organismo è deputato alla termogenesi, ossia l’autoproduzione di calore. In questo modo, l’organismo consuma più grassi.

Oppure è l’estratto di arancio amaro (citrus aurantium) che agisce favorendo la termogenesi.