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Gli asparagi

Asparago
Probabilmente originari della Mesopotamia, come dimostrerebbe anche il loro nome, secondo alcuni di origine iraniana, gli asparagi appartengono alla famiglia dei gigli e dei mughetti. La pianta è erbacea. La parte aerea che li costituisce è formata da foglioline leggere, piccoli fiori di colore giallo e bacche di colore rosso. La parte commestibile è composta da giovani germogli o turioni, che spuntano alla base dei rizomi legnosi, denominati zampe. Sono di forma allungata, consistenza carnosa e sapore piuttosto delicato. Quando l’acquistate controllate i germogli, che devono risultare freschi e in buone condizioni, cioè dritti, sodi ed integri, privi di ammaccature. Fate attenzione al gambo chedeve essere poco legnoso e verificate che gli asparagi che compongono il mazzetto siano della stessa lunghezza.

Proprietà
Gli asparagi contengono poche calorie, per questo sono particolarmente indicati nelle diete dimagranti. Hanno proprietà depurative, ma sono anche ricchi di acido urico, per cui il loro consumo è sconsigliato a coloro che soffrono di cistite, gotta e infiammazioni ai reni. Per finire hanno un alto contenuto di calcio, fosforo e potassio.

Asparago selvatico

L’asparago selvatico (Asparagus acutifolius) è una pianta della famiglia delle Liliaceae reperibile in tutto il bacino Mediterraneo. I nomi comuni “Asparago spinoso” e “Asparago pungente” derivano dalle tipiche spine poste alla base dell’apparato foliare, caratteristiche delle piante della Macchia Mediterranea. Da non confondersi con il luppolo selvatico (bruscandolo) o con i germogli di pungitopo, che vengono ancora oggi raccolti a primavera nelle campagne e nei luoghi incolti per farne ottimi risotti, frittate e minestre.