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Il segreto per mantenersi giovani più a lungo

Vi siete mai chiesti quanti anni avete? Sembra una domanda assurda ma in realtà l’età anagrafica e l’età biologica non camminano di pari passo.

Una persona di cinquant’anni per esempio potrebbe avere un’età biologica di quaranta o di sessant’anni, cioè potrebbe essere invecchiata più o meno velocemente dal punto di vista biologico rispetto a quello anagrafico. Del resto lo vediamo tutti i giorni. Certe persone dimostrano meno anni di quelli che hanno e altre invece di più. “È invecchiato bene” diciamo anche se in realtà sarebbe più appropriato dire “è invecchiato meno”. La genetica conta ma nel complesso pesa molto meno dello stile di vita nel determinare la velocità del nostro decadimento.

Fumare, esagerare con l’alcol, mangiare troppo e male, essere sedentari, farsi divorare da ansia, negatività e stress sono esempi di condizioni di vita che accelerano di molto l’invecchiamento del corpo e che lasciano tracce visibili sulla sua funzionalità.

Ma è possibile valutare la propria età biologica? Esistono dei test funzionali piuttosto complessi capaci di dare una stima dell’età biologica ma non ci sono parametri certi. Si può però arrivare a giudicare l’andamento del proprio invecchiamento anche con delle valutazioni piuttosto semplici.

Le variazioni di peso verso l’alto sono un segnale importante in particolare se il grasso si accumula attorno all’addome. Un aumento della pressione arteriosa, in particolare di quella diastolica, riflette l’irrigidimento delle arterie. Una progressiva elevazione della glicemia, dell’insulinemia, dell’emoglobina glicata e del colesterolo indicano un deterioramento di importanti parametri metabolici e un aumentato rischio di patologie cardiovascolari.

Sempre nell’ambito degli esami del sangue andrebbero valutate con attenzione le variazioni ormonali che sono in alcuni casi fisiologiche (menopausa nella donna) ma in altri segnalano un’accelerazione del processo di invecchiamento. Anche la diminuzione della forza e dell’equilibrio sono aspetti importanti in quanto limitano l’autonomia funzionale della persona e ne aumentano il rischio di caduta e frattura.

Infine poi è molto utile lo specchio. Se interrogato con onestà ci dirà senza mezzi termini quanto ci siamo discostati dalla giovane età. Rughe, cedimenti cutanei, incurvamento delle spalle, perdita di struttura muscolare sono segnali degli anni che passano ma non sono  del tutto inevitabili come siamo portati a pensare. Una dieta migliore, un po’ di attività fisica e una buona capacità di ottimismo e rilassamento non fanno miracoli ma aiutano molto a invecchiare con più grazia, energia e bellezza.