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E per pranzo… gelato!

Un contenitore a bassissima temperatura, zucchero e aria: è grazie a questi tre elementi che una semplice miscela a base di latte si trasforma nel più goloso dolce dell’estate, il gelato.

 

Nella bella stagione la gioia di poter concedersi un fresco gelato rappresenta un ottimo pretesto low budget per uscire e godersi le sere d’estate.

Certo è che il dopo pasto estivo più amato non può essere definito povero di calorie. Allora perché non promuoverlo a protagonista del pasto?

 

Già nella prima colazione il gelato alla frutta (a base di latte e frutta fresca) può trovare il suo posto in tavola, fornendo al pasto più importante della giornata una buona dose di carboidrati subito disponibili per dare all’organismo la giusta energia da spendere nell’arco della mattinata. Il gelato alla frutta quindi può ogni tanto sostituire lo yogurt bianco, il latte o le bevande vegetali e può accompagnare perfettamente una tazza di muesli ai cereali integrali, semi e frutta secca.

 

Una dieta equilibrata ammette che ci si conceda ogni tanto (un paio di volte al mese) una coppetta di gelato artigianale alle creme o un gelato classico dell’industria, come un cornetto o un biscotto ricoperto, per tamponare la fame dell’ora di pranzo senza appesantire, fornendo all’organismo proteine, carboidrati a rapido assorbimento, grassi, vitamine liposolubili e alcuni sali minerali, come calcio e fosforo. Ovviamente, il gelato come portata principale del pranzo può andare bene a fronte di un’abbondante prima colazione a base di cereali integrali e frutta fresca e una cena leggera con pesce o carni bianche, verdura di stagione e frutta.

 

Di solito, il momento preferito per assaporare un buon gelato è proprio dopo cena. Invece, il gelato alla sera sarebbe da evitare perché rallenta i processi digestivi e apporta un surplus di calorie che l’organismo non riesce a utilizzare a scopo energetico e può solo trasformare in grasso di riserva.

 

Il piacere del gelato è concesso anche a chi deve ridurre il livello di colesterolo nel sangue e a chi è intollerante al lattosio. In questi casi, infatti, basta scegliere un buon sorbetto artigianale (a base di sola frutta fresca) o un gelato di soia. Entrambe ottime scelte anche per i palati più esigenti!

  1. Articolo molto utile e interessante, ma mancano le porzioni! Quanto se ne può prendere nei vari casi (a colazione, per spuntino, dessert o come pasto)?!

  2. Ciao Sara,
    sia a colazione che a pranzo puoi pure concederti una porzione media di gelato, con due palline, aggiungendo una o più palline in proporzione all’attività fisica che svolgerai nel corso della giornata.
    Come spuntino il gelato è bello sostanzioso perché ricco di nutrienti: quindi se il tuo pranzo è stato abbondante (un buon piatto di pasta) allora puoi limitarti a una pallina, se invece il tuo pranzo è stato più leggero, puoi pure goderti due squisite palline di gelato 🙂

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