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L’ambiente? Si aiuta a tavola!

Le abitudini alimentari di ciascuno di noi sono frutto di scelte non del tutto consapevoli o di tradizioni alimentari consolidate oppure di adattamenti a necessità contingenti, come quelle, ad esempio, di chi pranza fuori casa e ha poco tempo a disposizione per farlo. Il nostro stile di vita si caratterizza per la grande disponibilità di cibo ma anche per la scarsa attività fisica, un connubio che simula un benessere psico-fisico che tuttavia non necessariamente corrisponde ad uno stato di effettiva salute.

La comunità scientifica, come è noto, ha proposto un modello di alimentazione impostato sulla cosiddetta piramide alimentare, un supporto educativo che sintetizza visivamente i fondamenti di un’alimentazione corretta ed equilibrata.
Alla base della piramide alimentare sono indicati i cibi di cui si consiglia un consumo più frequente: cereali integrali, frutta, ortaggi.
Un aspetto da considerare è anche che i modelli di alimentazione che scegliamo hanno un impatto non solo sul benessere della persona ma anche sull’ambiente: un’alimentazione naturale può infatti sostenere anche il benessere… del nostro pianeta!

Lo schema che mette in evidenza questa relazione è la doppia piramide alimentare, dove al modello tradizionale è affiancato un modello capovolto che illustra come i cibi, nell’intero loro ciclo di vita (coltivazione o allevamento, lavorazione, trasporto, distribuzione e smaltimento dei residui), impattino sull’ambiente, tenuto conto di quanto queste fasi producono in termini di sfruttamento del suolo, consumo di risorse idriche (secondo la FAO 1 kg di carne richiede 15-20mila litri d’acqua, 1 pomodoro 13 litri, 1 caffè 140), emissioni di gas a effetto serra.
In sostanza ciò che fa bene all’uomo fa bene anche al suo habitat, il beneficio di un’alimentazione corretta… alimenta quindi un circolo virtuoso.