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I segreti della cottura a vapore

La cottura a vapore è un metodo di cottura spesso ignorato dai più ma che, in realtà, è davvero portentoso per gustare il sapore autentico dei cibi e per preservarne le sostanze nutritive.
Insomma, noi di Casa Di Vita amiamo la cottura a vapore e alla fine di questo articolo la amerai anche tu, ne siamo sicuri ☺

 

I 6 grandi vantaggi della cottura a vapore

1. Non si utilizzano grassi aggiunti: è un metodo di cottura leggero e sano.
2. Le sostanze nutritive vengono conservate perché gli alimenti non entrano in contatto diretto con l’acqua di cottura.
3. Gli alimenti mantengono un sapore naturale e intenso.
4. Mantieni tutto il potere antiossidante e antinfiammatorio dei cibi proveniente da vitamine e polifenoli, che vengono, invece, degradati da cotture ad alta temperatura (padella, forno, piastra…)
5. Gli ingredienti cotti a vapore hanno più sapore e sostanza grazie ai sali minerali che non vengono dispersi, a differenza di ciò che accade durante la bollitura
6. Evitando le alte temperature si previene la formazione di sostanze nocive e potenzialmente cancerogene come, per esempio, l’acrilammide.

 

Come cucinare a vapore in 4 mosse

1. Utilizza una vaporiera o un cestello per la cottura a vapore in acciaio o bambù da inserire all’interno di una pentola (è possibile cuocere a vapore anche in pentola a pressione: i tempi si riducono, ma viene dispersa una maggiore percentuale di nutrienti).
2. Riempi la pentola con acqua, prestando attenzione che non entri in contatto con il cibo.
3. Copri con il coperchio, trasferisci il tutto sul fuoco e porta l’acqua a bollore, cuocendo per il tempo necessario.
4. In alternativa, anche i forni di ultima generazione consentono di cuocere a vapore: in questo caso presta attenzione alla temperatura, non superando i 100° C.

 

Consigli utili per la cottura a vapore

La cottura a vapore è l’ideale per moltissimi alimenti: la verdura, il pesce, la carne bianca, le uova e addirittura il pane. Solo la carne rossa non risulta avere molto successo con questo metodo di cottura. Il cibo da cuocere non deve essere di pezzatura troppo grande. Il rischio, infatti, è quello di non arrivare a una cottura perfetta in quanto il vapore potrebbe non riuscire a penetrare fino al cuore dell’alimento. Per questo è opportuno tagliare la verdura a pezzettoni, il pesce a filetti e la carne a fettine sottili.
Aromatizza l’acqua di cottura con erbe aromatiche o spezie per conferire un sapore più deciso ai tuoi cibi.
Utilizza l’acqua di cottura per cuocere contemporaneamente altre pietanze, come ad esempio i cereali integrali.

 

  1. Finora ho cotto a vapore solo le verdure.
    Vi chiedo una precisazione: per mantenere il bel colore verde non solo delle verdure a foglia ma anche di fagiolini, piselli, carciofi mi è stato consigliato di non coprirle ma com’è possibile cuocere “a vapore”?
    Attendo fiduciosa la vostra risposta a breve. Grazie e cordiali saluti
    Serenella

    1. Ciao Serenella! La variazione di colore per vegetali verdi, che quindi contengono clorofilla, è prevedibile e inevitabile. La cottura a vapore può essere effettuata senza coperchio, ma si allungano i tempi e il risultato potrebbe non essere omogeneo. La clorofilla varia la sua colorazione in funzione dell’ambiente acido o basico: più è acido, più il vegetale tenderà a imbrunire e a diventare grigiastro. Da evitare l’utilizzo del bicarbonato, in quanto i micronutrienti si degradano in ambiente basico.
      Meglio mettere le verdure a cuocere quando l’acqua bolle per bene, non prima, e condire con olio ed eventuale pizzico di sale solo alla fine della cottura.

  2. Ho letto con interesse il vostro articolo per la cottura a vapore SCOPRENDO cose che non conoscevo riguardo gli effetti Delle alte TEMPERATURE. non ho trovato però commenti o consigli riguardo la cottura a vapore in microonde ( si usa una teglia di vetro bagnando le verdure con un paio di cucchiai di acqua o le vaporiere da microonde). Ci sono ricerche a riguardo? Grazie, Fabio.

    1. Ciao Fabio,
      esistono molti studi che tendono ad identificare il microonde come un ottimo sistema di cottura (le onde emesse non sono nocive né più né meno di quelle dei telefoni cellulari), c’è un però: è uno strumento che i più ancora non sanno utilizzare al meglio e le possibilità di utilizzare temperature troppo elevate sono ancora troppo frequenti.

      Con uno strumento come il microonde, che lavora a watt, è un po’ difficile tenere sotto controllo la temperatura. Se hai un microonde con la funzione “cottura a vapore”, puoi essere sicuro che in quel caso lavori a 100 °C.
      In mancanza di una funzione come quella, puoi provare con un test: a fine cottura con un termometro a sonda verifica la temperatura raggiunta dal cibo appena cotto, se supera i 100 °C, sarà opportuno abbassare la potenza la volta successiva. 😉

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