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Come conservare il formaggio e evitarne lo spreco

Sembra proprio che lo spreco del formaggio sia un vero campo minato. Secondo i dati forniti da Last Minute Market ogni anno, nel mondo, il 20% dei latticini prodotti viene sprecato. L’Europa è tra i continenti “virtuosi” con circa il 12%, ma oltre la metà di questo dato è da riferirsi al consumo domestico. Si aggiunge poi il fatto che per produrre 1 kg di formaggio sono necessari circa 4.000 litri d’acqua equivalenti a un camion cisterna dei pompieri. È vero che tutta questa acqua ha uno scopo e non viene, di per sé, sprecata. Ma se poi il formaggio che viene così prodotto viene buttato, non si parla di spreco?

Come conservare correttamente il formaggio

La conservazione del formaggio varia a seconda che si tratti di formaggi freschi o stagionati, a pasta molle o dura o addirittura da quanto ne acquistiamo, se a forme intere, a piccole quantità o a fette. Per evitare che si deteriorino i nostri formaggi o che si alterino le loro qualità gustative e di profumi possiamo fare attenzione a un paio di consigli che possono aiutarci nell’utilizzo (o meno) del frigorifero.

Alcuni formaggi soprattutto quelli a media e lunga stagionatura preferiscono temperature tra i 10°C e i 15°C e di un buon rapporto umidità/areazione, condizioni tipiche delle nostre cantine.

I formaggi freschi invece necessitano dell’utilizzo del frigorifero, ma anche in questo caso non basta semplicemente riporli al suo interno. Conviene mantenerli chiusi fino al loro utilizzo e, se possibile, andrebbero acquistate le quantità consumabili in un paio di giorni. Vanno poi tenuti nella parte più fredda del frigorifero ovvero quella più bassa, dove spesso si trovano scomparti separati adatti a questi alimenti.

La mozzarella, ad esempio, essendo solitamente priva di conservanti va tenuta nel proprio liquido di governo anche quando già aperta, tenuta in frigorifero sotto i 10°C e preferibilmente consumata nei primi 5 giorni dalla data di produzione.

Per tutti gli altri formaggi, il metodo migliore sarebbe quello di coprirli con un panno di lino umido e riporli su di un tagliere con un coperchio leggermente rialzato in modo tale da non far depositare all’interno la condensa che verrà a crearsi. Siccome non si possono trattare i formaggi così bene in tutti i casi, soluzioni senz’altro buone sono i fogli di carta oleata in cui di solito viene incartato il prodotto che acquistiamo al banco, mentre sarebbero da evitare le pellicole in quanto non lasciano fuoriuscire l’acqua e così la condensa che si crea favorisce lo sviluppo di muffe e microrganismi sgradevoli, oltre che rischiare di compromettere la consistenza della pasta.

Infine per apprezzare appieno tutte le caratteristiche dei nostri formaggi si consiglia di separare le porzioni scelte e di lasciarle respirare a temperatura ambiente per una mezz’ora prima di consumarle.

Informazioni e dati forniti da Last Minute Market.

  1. Io prendo diversi tipi di formaggio, dal piu’fresco, al piu’ stagionato; li mettevo tutti nello stesso portaformaggio…ora che mi avete dato questo consiglio, li dividero’ in base alla stagionatura…grazie dei consigli che date

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