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Cellulite: che cos’è e come combatterla

Con il termine cellulite si definisce una condizione di alterazione del tessuto sottocutaneo che si arricchisce di cellule adipose che rendono la circolazione di sangue e linfa molto difficoltosa e danno così vita a un accumulo di liquidi e di residui di processi biochimici che infiammano il tessuto. In termini medici si tratta di una pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica o più semplicemente di una liposclerosi, termine che ben identifica lo stato in cui si viene a trovare il grasso: sclerotizzato e intrappolato nei tessuti.

La cellulite è quindi prima di tutto un’alterazione del microcircolo, quel tessuto fatto di piccolissimi vasi che porta ossigeno e nutrienti alle cellule e che smaltisce i rifiuti e le tossine prodotte dal metabolismo cellulare. Il formarsi della cellulite è favorito dagli estrogeni, i principali ormoni femminili, e proprio per questo è così frequente nelle donne anche giovani.

Altri fattori che predispongono alla cellulite sono:
1. La sedentarietà che causa una perdita del tessuto muscolare a vantaggio del grasso sottocutaneo e che incide negativamente sulla circolazione;
2. Un’alimentazione scorretta che favorisce non solo l’accumulo di grasso ma anche la produzione di sostanze infiammatorie che peggiorano la salute dei tessuti e delle cellule;
3. Il passare troppo tempo in piedi fermi che causa un ristagno di sangue e di liquidi nelle gambe;
4. Perfino le scarpe e i vestiti troppo stretti possono contribuire alla formazione della cellulite poiché rallentano il flusso del sangue e della linfa.

Come arginare il problema? Prima di tutto mettendosi in movimento. È essenziale potenziare i muscoli e lavorare in particolare su quelli delle zone affette dalla cellulite: cosce, glutei, addome. Quindi non solo marcia, corsa o altre attività aerobiche. Il grasso depositato nel sottocute, infatti, difficilmente verrà usato per produrre l’energia richiesta in questo tipo di attività. Occorre qualcosa di più specifico e mirato, come per esempio l’allenamento con i pesi per gambe e glutei o esercizi specifici per gli addominali. In questo caso l’obiettivo è proprio quello di aumentare la massa muscolare e favorire il flusso sanguigno nella zona.

Riscaldare le parti affetta dalla cellulite con guaine in neoprene (non troppo strette altrimenti bloccano il circolo) può anche essere utile così come la sauna e il bagno turco che facilitano la vasodilatazione. Utili anche i trattamenti locali come il linfodrenaggio.

Molto importante è infine anche l’alimentazione che deve essere ricca di acqua, verdure, proteine di buona qualità e grassi benefici, ma povera in calorie, zuccheri, carboidrati raffinati e grassi saturi. Per un’alimentazione contro l’effetto “buccia d’arancia”, provate questi 10 cibi anti-cellulite.

  1. A proposito di arance e cellulite vorrei dire che la classica spremuta, fatta di 3 arance la mattina è senz’altro un ottimo toccasana e una ottima fonte di vitamina C, ma quanti di noi ricordano che l’arancio fa bene la mattina e mai di sera? Dopo pranzo, dopo consumato il pranzo, la vitamina C si distrugge o forse una mela è meglio? E’ solo una domanda. Inoltre per quando riguarda gli altri agrumi, volendo anche il pompelmo vale appunto il detto di non consumarlo la sera? Per esempio la spremuta di pomeriggio o per cena non è forse solo un dissetante?. Mi piacerebbe sapere un po’ meglio. Simonetta

  2. Ciao Simonetta! Grazie mille per il tuo contributo 🙂 Gli agrumi possono essere consumati in qualunque momento della giornata se non si hanno problemi gastrici (per esempio gastrite, ernia iatale, esofagite da reflusso). Il contenuto di vitamina C diminuisce se la spremuta di agrumi rimane a contatto con l’aria e quindi con l’ossigeno, quindi è meglio consumarla appena fatta. Per assimilare totalmente i principi nutritivi degli agrumi (tra cui la vitamina C) meglio assumerli all’inizio del pasto. Le spremute di agrumi possono essere ottime bevande dissetanti: per una maggiore idratazione si può aggiungere acqua minerale, gasata o naturale secondo le esigenze e i gusti individuali.

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