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Cambiare la propria vita, con la “tecnica Armstrong”

Il 20 luglio del 1969, mentre appoggiava per primo i suoi piedi sulla luna, Neil Armstrong disse “un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l’umanità”.

Alle volte tendiamo a sottovalutare l’effetto dei piccoli passi e pensiamo che le imprese, personali o collettive che siano, vengano costruite da immensi balzi nel vuoto invece che essere rette da infiniti piccoli passi solidamente piantati a terra.

Molte persone così rinunciano a fare attività fisica o ad adottare un modo di mangiare più sano perché ritengono che sia un’impresa enorme e insormontabile e non arrivano ad apprezzare i piccoli passi che la costruiscono.

Certo, allenarsi in modo regolare e mangiare sano sono scelte che richiedono qualche sacrificio e un minimo di adattamento ma se usciamo dallo schema mentale del tutto o niente forse un nuovo modo di vivere non ci sembrerebbe così lontano.

Molti, infatti, pensano che se non ci si può allenare tutti i giorni non vale la pena nemmeno iniziare. E allo stesso modo ritengono inutile mangiare un po’ meglio o evitare alcuni grossolani errori in quanto credono che solo le scelte estreme ripaghino. Ma giudicandole allo stesso tempo impossibili finiscono con il continuare tutto come prima. Non deve essere assolutamente così.

Qualsiasi cambiamento, anche piccolo, è un passo in avanti rispetto alla situazione attuale.

Fare 20 minuti di movimento è meglio che guardare la televisione. Ridurre il sale, evitare lo zucchero o semplicemente scegliere di fare più attenzione alle porzioni sono decisioni fattibili, percorsi praticabili che nel tempo portano a importanti risultati.

Poi, fatti i primi passi, alle volte diventa meno difficile affrontare i successivi. Del resto sappiamo che anche un viaggio di mille miglia inizia con un semplice passo.

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