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L’alimentazione che fa bene al fegato

Da un lato bisogna eliminare gli alcolici e limitare il più possibile il consumo di grassi, dall’altro invece via libera al caffè: sono questi i primi consigli che abbiamo scoperto in un precedente post e che aiutano a proteggere il fegato. I consigli, però, non finiscono qui.

Per esempio, per condire è meglio usare l’olio d’oliva, senza però cucinarlo a lungo e ad alte temperature, perché ciò comporta la formazione di sostanze tossiche.

Le proteine possono essere introdotte liberamente (tranne nell’epatopatico grave) e gli zuccheri con ragionevolezza, senza eccedere. Meglio utilizzare una buona quota di proteine vegetali (legumi), perché veicolano anche le fibre che riducono l’assorbimento dei grassi.

Ci sono alimenti che possono “aiutare” il fegato?
Nessun alimento da solo “cura” il fegato, ma alcuni possono concorrere a ridurre la sofferenza epatica:

•    I cereali integrali perché forniscono vitamine del complesso B e antiossidanti come il selenio;
•    L’aglio, la cipolla e la frutta in generale perché costituiscono una fonte importante di antiossidanti;
•    I vegetali, in particolare quelli gialli e rossi, perché ricchi di betacarotene;
•    Il pesce per il contenuto in grassi omega-3.

Da combattere sovrappeso e obesità, situazioni che possono aggravare il danno epatico di qualsiasi natura e accelerarne l’evoluzione. I limiti da non superare sono chiari:

•    Un indice di massa corporea (peso in Kg/statura in cm al quadrato) superiore a 25 (sovrappeso) o 30 (obesità);
•    Una circonferenza addominale superiore a 94 nell’uomo e 80 nella donna, che già indicano un aumento del rischio, o valori addirittura superiori a 102 cm nell’uomo e 88 nella donna, che indicano un rischio elevato.

Chi sa di superare questi valori deve darsi da fare: riduzione di grassi e zuccheri nella dieta e aumento dell’attività fisica fino a ottenere un “rientro” nei limiti, sono fondamentali, anche a salvaguardare la salute del fegato.

Due parole anche sui calcoli (della colecisti in realtà, non del fegato): chi ne è portatore e non ha sintomi, deve seguire una dieta povera di grassi, che stimolano la colecisti in eccesso e rischiano di provocare “coliche”, chi ha sintomi deve farsi vedere da un chirurgo.

Ricordatevi infine che il fegato ha una lunga “riserva” e non dà disturbi importanti sino a quando non è seriamente danneggiato. Il rischio che corre chi ha un problema del fegato ma si sente bene è quindi di trascurare patologie anche rilevanti e di continuare ad avere un’alimentazione inadeguata che può francamente peggiorare le cose!

  1. Ho dolore al fegato .il colesterolo l ho a 218. Sono alta 1 e 65 peso 78 le transaminasi alt sono a 42. Dall ecografia mi hanno detto che ho il fegato grosso e grasso. .che fare? Grazie

  2. Ciao Giuliana! Il nostro consiglio è quello di rivolgerti al tuo medico curante che saprà indicarti l’iter diagnostico e terapeutico più idoneo al tuo caso specifico. Buona fortuna!

  3. Ciao, non so se è la sezione giusta per fare la domanda ma, che impatto hanno i formaggi freschi o così detti formaggi light sul fegato? è possibile continuarne il consumo anche se si ha una sofferenza epatica? pensavo che fossero tabù solo quelli stagionati..

    ringrazio per l’attenzione e la disponibilità – complimenti inoltre per gli articoli, tutti molto validi ed interessanti

    1. Ciao Alessandra! Cosa intendi esattamente per “sofferenza epatica”? Comunque, in linea generale, non esiste un divieto assoluto se il consumo di formaggi avviene nel contesto di un’alimentazione equilibrata. Quindi attenta a non esagerare!

  4. Sono giovanni 75 anni. A dicembre 2015 fibroscan 3.3 a giuvno 2016 fibroscan 13kpa dove lo sbaglio? Poi sarebbe grave avere ,un kpa a 13?

    1. Ciao Giovanni! In questi casi è sempre bene parlarne con il proprio medico curante che saprà offrirti la soluzione più adatta al tuo caso.

  5. sono rita 59 anni potreste indicare per favore alcuni alimenti che si possono consumare con il fegato infiammato?? e se il caffe’ fa veramente bene?? grazie per l’attenzione la vostra rubrica e molto interessante .

    1. Ciao Rita! Il fegato è uno degli organi più importanti per il nostro benessere a partire dal metabolizzare ciò che ingeriamo fino al compito detossificante. Quindi, quando è infiammato e appesantito può perdere la sua funzionalità. Per il suo ripristino possono essere molto utili le erbe. Puoi puntare, per esempio, sul carciofo e sugli asparagi, magari condendoli con abbondante menta peperita. Altra erba amica del fegato è il cardo mariano. Usalo in associazione ad aglio e cipolla per potenziare il suo effetto epatoprotettivo.
      Per altri consigli, ti suggeriamo di rivolgerti sempre al tuo medico curante 🙂

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